Flauti Yamaha serie 200
Lo Yamaha serie 200 è forse il flauto da studio più famoso al Mondo. In vendita praticamente ovunque, dai negozi di musica più piccoli fino ai supermercati dalla grande filiera distributiva (si trovano anche alla SME!!). È proprio questa sua grande diffusione capillare a renderlo molto noto al grande pubblico e quindi è molto richiesto sul mercato dell’usato.
Lo Yamaha serie 200 conserva una notevole robustezza costruttiva (soprattutto l’argentatura praticamente indistruttibile) che ha fatto la fortuna di questo marchio. Se considerato il prezzo, la meccanica potrebbe essere, a nostro giudizio, più fluida. Con i nuovi modelli dell’ultima serie, l’aspetto estetico è stato migliorato con l’introduzione dei braccetti alla francese (french pointed arms).
La tamponatura è migliorabile.
Il prezzo dello strumento è molto alto e ci si sarebbe aspettati una maggiore attenzione sia per la tamponatura che sull’aspetto “fluidità meccanica”.
La testata è standardizzata ma comunque valida per l’emissione de primi suoni e per il primo periodo di studio.
Insomma, Yamaha è ancora oggi sinonimo di garanzia. Ma le possibilità di scelta tra le altre marche di flauti più performanti e raffinati sono aumentate e la tecnologia rende il Mondo più piccolo.
Resta comunque un buon flauto da studio, e questo ci preme sottolinearlo. Chi sceglie Yamaha non resterà deluso. Non ce ne vogliano gli appassionati Yamaha, ma pensiamo solo che sia uno strumento molto sopravvalutato rispetto al prezzo pagato ed è soprattutto per questo aspetto che nel nostro punteggio perde terreno rispetto ai concorrenti.
# | NOME | RATING | PREZZO | Statistiche |
---|---|---|---|---|
1 |
Jupiter JFL 700 (EX 511) |
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530€ |
Qualità/prezzo
Resistenza
Tecnologia
Materiali
Tamponatura
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2 |
Yamaha serie 200 |
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600€ |
Qualità/prezzo
Resistenza
Tecnologia
Materiali
Tamponatura
|
3 |
BRICCIALDI J200 |
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340 € |
Qualità/prezzo
Resistenza
Tecnologia
Materiali
Tamponatura
|
4 |
Flauto Di Zhao Debut DZ-100 |
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580€ |
Qualità/Prezzo
Resistenza
Tecnologia
Materiali
Tamponatura
|
5 |
Flauto Pearl 505 |
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630€ |
Qualità/prezzo
Resistenza
Tecnologia
Materiali
Tamponatura
|
6 |
Flauto Trevor James 3005 (5x) 3015 |
|
450 € |
Qualità/prezzo
Resistenza
Tecnologia
Materiali
Tamponatura
|
È stato il mio primo flauto da studio più di 10 anni fa. Decisamente un buon acquisto. Se tornassi indietro lo ricomprerei, però è anche vero che una volta non c’era molta varietà di scelta. I flauti più economici avevano una qualità abbastanza scadente.
Conosco molto bene la serie 200 Yamaha. Un tempo consigliavo sempre questo ai miei alunni. Sicuramente il miglior flauto da studio “commerciale” al Mondo. Nel senso che è vero che lo trovi praticamente ovunque. La testata è fatta “a stampo”. Tutte uguali tra loro. La meccanica è affidabile, però la trovo troppo alta e scomoda per il mio modo di suonare. Onestamente a quei prezzi c’è di meglio in giro.
Sono proprietaria di uno Yamaha 271 ed ho visto un video Youtube pubblicato da un negoziante il quale dice che la tamponatura Yamaha è ottima e che non bisogna credere a chi dice il contrario. Su quale base dite che la tamponatura Yamaha lascia a desiderare? Grazie
Premesso che i negozianti solitamente fanno sempre il loro interesse e reclamizzano i prodotti che loro stessi vendono (giustamente, è il loro lavoro di commercianti, ci mancherebbe altro!) la questione della tamponatura Yamaha è stata spesso dibattuta. Sia ben inteso, lo Yamaha è comunque un buon flauto, altrimenti non lo avremmo messo in elenco (considerato che il sito si chiama per l’appunto il Migliore flauto traverso). Però non ha un buon rapporto qualità/prezzo ed effettivamente la tamponatura può essere migliorata. Lo dicono i fatti ed anche uno dei referenti Yamaha Europe lo ha scritto con il suo profilo ufficiale (quindi è certo che fosse lui) qualche anno fa su un noto forum di musica italiano. Lascio i riferimenti.

https://www.musica-classica.it/forum/index.php?/topic/14006-lannosa-questione-del-flauto-nuovo-da-studio-professionale-etc/page/9/#comment-702579
Quindi inutile negare ed arrampicarsi sugli specchi! Lo hanno ammesso anche loro.